NEL CUORE DELLA MADRE

  • 12/10/2019
  • Don Gabriele

NEL CUORE DELLA MADRE

Cari fedeli, domenica 6 ottobre abbiamo vissuto una giornata “memorabile”, ossia da conservare nella nostra memoria. L’Atto di consacrazione della parrocchia al Cuore Immacolato di Maria ci ha messi tutti nel suo cuore. Ho già spiegato che questo non è “devozionalismo” e mons. Filipazzi, nella sua riflessione dopo la processione, ce lo ha ricordato, quando ci ha detto che l’atto che stavamo per compiere significava vedere tutte le cose a partire da Dio. Il dramma del nostro tempo è infatti quello di non parlare più di Dio e di vivere come se Lui non ci fosse. E così la nostra vita di “ateizza” sempre di più: zone sempre più ampie del nostro vivere diventano atee. Ma quando scompare Dio dall’orizzonte dell’uomo – Lui il garante della vita della sua creatura – l’uomo gradualmente si imbarbarisce e si abbandona ai propri capricci. A Maria, Lei che ha vissuto tutta orientata a Dio e perciò tutta dedita al bene dei fratelli, di nuovo affido tutta la parrocchia. Trascrivo di seguito l’Atto di consacrazione e di affidamento che ho letto domenica dalla nicchia dell’Assunta.

“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci sempre da tutti i pericoli, o Vergine gloriosa e benedetta". Con questa preghiera, che dal III secolo i fedeli innanzano a te, ti presento o Vergine Santa tutta la parrocchia di Castiglione d’Adda, e la consacro al tuo Cuore Immacolato, rinnovando il gesto compiuto sessanta anni fa, celebrando l’arrivo in questa terra del gruppo marmoreo che ti ritrae assunta alla gloria del cielo. Alla tua bontà materna si rivolgono gli uomini di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo nelle loro necessità e speranze, nelle loro gioie e sofferenze, nelle loro solitudini. E sempre sperimentano il dono della tua bontà. Le testimonianze di gratitudine, a te tributate in tutti i continenti e in tutte le culture, sono il riconoscimento di quell'amore puro che non cerca se stesso, ma semplicemente vuole il bene. A questa bontà, Madre, io affido tutta la parrocchia, le gioie e le speranze, le sofferenze e le angosce di tutti i miei fratelli e le mie sorelle: tutti e ciascuno possiamo attuare nella nostra esistenza le parole che sono sgorgate dal tuo cuore, quando a Cana hai detto di compiere tutto quello che tuo Figlio avrebbe detto di fare. A te affidiamo, o Madre, le famiglie – quelle felici e quelle ferite; a te affidiamo i bambini, i ragazzi e i giovani, affinché crescano nell’orizzonte della fede; a te affidiamo gli ammalati e gli anziani; a te affidiamo quanti sono chiamati a governare la cosa pubblica; a te affidiamo tutti i collaboratori pastorali; a te affidiamo la preghiera per le vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie. E ti affidiamo, o Madre, le opere e gli aneliti di pace, l’impegno della giustizia, l’attenzione agli ultimi, ai senza lavoro, agli esuli, ai fratelli e alle sorelle di altre culture e di altre fedi che vivono in mezzo a noi. A te ricorriamo, misericordiosa: il riverbero della bellezza originaria ci conforti nella lotta contro ogni forma di male. Facci la grazia di rimanere fedeli alle promesse del nostro Battesimo, rendici umili e audaci nell’annunciare il Vangelo; rendici tenaci nella costruzione della comunione nella comunità. Conservaci una fede retta, una speranza certa e una carità ardente. Forti della tua protezione vogliamo essere con te presso le infinite croci degli uomini per recarvi conforto e cooperazione redentrice, con il cuore e lo sguardo rivolti ad un nuovo cielo e ad una nuova terra. Amen

Sac. Gabriele Bernardelli

Parroco di Castiglione d’Adda, 6 ottobre 2019

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