Un considerevole traguardo!
XXX anniversario dall'apertura del Centro di raccolta e distribuzione della Caritas Parrocchiale
“Sei tu, mio Signore, la mia speranza” (Sal 71,5) È il versetto che accompagna la IX Giornata Mondiale dei Poveri, nel cuore dell’anno giubilare, come un invito a gettare di nuovo le ancore della nostra fede nelle profondità della vita reale, dove abitano le fragilità e germoglia la speranza.
Il tema scelto da Papa Leone XIV richiama ciascuno a riconoscere che la povertà non è un incidente della storia, ma un luogo teologico, un incontro possibile con il volto di Dio che si fa compagno di strada dei più piccoli. Ricorda il Papa nel suo messaggio:
“Il povero può diventare testimone di una speranza forte e affidabile, proprio perché professata in una condizione di vita precaria, fatta di privazioni, fragilità ed emarginazione. Egli non conta sulle sicurezze del potere e dell’avere; al contrario, le subisce e spesso ne è vittima. La sua speranza può riposare solo altrove. Riconoscendo che Dio è la nostra prima e unica speranza, anche noi compiamo il passaggio tra le speranze effimere e la speranza duratura .[…]Perciò la Giornata Mondiale dei Poveri intende ricordare alle nostre comunità che i poveri sono al centro dell’intera opera pastorale”.
In questo contesto, la nostra comunità parrocchiale festeggia un considerevole traguardo: il XXX anniversario “dell’Armadio del povero” ossia attuale Centro di raccolta e distribuzione della Caritas Parrocchiale – San Bernardino.
Il 14 novembre 1995 si decise di attuare un desiderio del compianto don Peppino Moggi, di aprire uno sportello a disposizione dei poveri per sovvenire alle molte loro necessità in collaborazione con gli altri servizi della Caritas Parrocchiale, organismo presente nella nostra comunità dall’ottobre 1989.
Inizialmente, “l’Armadio del povero” era un armadione a muro, presso un locale vicino alla Chiesa parrocchiale, carico di generi alimentari a lunga conservazione e di vestiti debitamente suddivisi per taglia, sesso e stagione. Un gruppo di volontari a turno accoglieva persone bisognose in cerca di aiuto. Un’iniziativa concreta di carità, finalizzata ad andare incontro ai bisogni più elementari di coloro che chiedevano assistenza. Successivamente, questo “Armadio del povero” si è allargato, sistemato e ha preso vita dando forma all’attuale Centro di raccolta e distribuzione presso i locali vicini alla Chiesa di San Bernardino.
Tale azione è nata e si è sviluppata non solo per assistere i poveri, ma per ricordare alla comunità cristiana che «i poveri li avremo sempre con noi», cercando di promuovere non solo l’assistenza, ma il riscatto dei poveri. Questo richiede, ancora oggi, alla comunità una armonia pastorale che si integra nelle varie forme, dove Parola di Dio, liturgia, sacramenti e carità diventano espressioni di una spiritualità che diventa annuncio di salvezza e stile di vita quotidiano.
Occorre divenire consapevoli che il principale impegno della Caritas, con le sue componenti, deve animare alla carità, che forma le coscienze e che educa alla prossimità e alla solidarietà tutta la comunità cristiana.
Infine, un doveroso ringraziamento a tutti coloro che con spirito di servizio, nel silenzio, nel nascondimento, e non senza fatica, hanno donato impegno, tempo, dedizione e passione per questa rilevante realtà parrocchiale in questi trent’anni. Un augurio e incoraggiamento a quanti offrono questo servizio, ma serve anche per coloro che svolgono un’attività di volontariato all’interno della comunità, mi viene suggerito dalla prima lettera di Pietro al capitolo 4: ”Ciascuno secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. (cfr 1 Pt 4,10) A tutti i benefattori un grazie di cuore per la generosità dimostrata.
Concludo, richiamando l’identità della Caritas: “Essa è l’organismo pastorale costituito al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità cristiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica».