44 MILIONI 938.395 DI ABORTI NEL 2024
44 MILIONI 938.395 DI ABORTI NEL 2024
Questo dato è consultabile sul sito Worldometer dove gira il contatore delle statistiche più importanti su società, cultura ed economia e, anche appunto, sugli aborti. Si tenga conto che questa cifra non tiene conto dei cosiddetti “criptoaborti” con le pillole postcoitali (dette “del giorno dopo”) né delle vittime della fecondazione artificiale e della ricerca sugli embrioni. Nel 2024 il numero di aborti è addirittura aumentato rispetto al 2023. I dati delle vittime a causa delle guerre e dei disastri naturali, negli undici mesi del 2024 (manca il dato di dicembre dello stesso anno) si aggirano sui 200 mila. Noi giustamente ci intristiamo, ci sgomentiamo, ci arrabbiamo per questi 200 mila morti. Ma ci indigniamo anche per i (quasi) 45 milioni di bambini uccisi nel seno delle proprie madri? Come comunità cristiana dobbiamo continuare ad evangelizzare a favore della vita, di ogni vita. Madre Teresa di Calcutta, nel discorso tenuto nel 1979, in occasione del conferimento del Premio Nobel per la pace, ebbe a dire: “E oggi il più grande mezzo – il più grande distruttore della pace è l’aborto. E noi che stiamo qui – i nostri genitori ci hanno voluti. Non saremmo qui se i nostri genitori non lo avessero fatto. I nostri bambini li vogliamo, li amiamo, ma che cosa è di milioni di loro? Tante persone sono molto, molto preoccupate per i bambini in India, per i bambini in Africa dove tanti ne muoiono, di malnutrizione, fame e così via, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio stesso bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla”. Papa Francesco, egli pure, non smette di mettere in guardia contro questa piaga con parole molto incisive. Ne ha parlato anche al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede qualche settimana fa, asserendo: “ … è inaccettabile, ad esempio, parlare di un cosiddetto “diritto all’aborto” che contraddice i diritti umani, in particolare il diritto alla vita. Tutta la vita va protetta, in ogni suo momento, dal concepimento alla morte naturale, perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato”. Ricordo, inoltre che la Chiesa, per sottolineare la gravità del delitto di aborto, irroga la scomunica latae sententiae (ossia nel momento stesso in cui il delitto viene perpetrato) a tutti coloro che vi hanno direttamente concorso. Invito perciò quanti avessero interrotto volontariamente una gravidanza o vi abbiano direttamente concorso a trovare la via della riconciliazione attraverso il sacramento della Penitenza. Il Papa, per favorire questo cammino di presa di coscienza del male compiuto e di riconciliazione, ha dotato tutti i sacerdoti della facoltà di assolvere, in sede sacramentale, non solo dal delitto di aborto ma anche dalla censura della scomunica.
Il vostro parroco
Don Gabriele