LA GRANDE SETTIMANA – INVITO AL RITORNO A QUANTI SI SONO ALLONTANATI

  • 09/04/2022
  • Don Gabriele

LA GRANDE SETTIMANA – INVITO AL RITORNO A QUANTI SI SONO ALLONTANATI

Cari fratelli e sorelle, inizia la Grande Settimana, la settimana in cui rivivremo i fatti centrali della nostra fede: la passione, la morte e la risurrezione del Signore Gesù. C’è un’espressione molto intensa nel Vangelo di Luca, che leggeremo quest’anno e che sarà il tema del ritiro di domenica 10 aprile: “Ho desiderato ardentemente mangiare questa pasqua con voi prima di patire”. Gesù desidera condividere con i suoi gli ultimi momenti della sua vita terrena. Il Signore desidera il conforto dell’amicizia, la vicinanza di coloro ai quali vuole e bene e che gli vogliono bene. Sono ore preziose: quelle dei discorsi di addio, della lavanda dei piedi, del gesto di amicizia nei confronti di Giuda, dell’istituzione dell’Eucaristia. Gesù dice queste parole e compie questi gesti con una grande partecipazione emotiva, come è facile immaginare. Quelle parole e quei gesti erano rivolti anche a noi, a noi che li riviviamo attraverso i riti della settimana santa. Vorrei che tutti risentissimo risuonare in noi le parole di Gesù: “Ho desiderato ardentemente mangiare questa pasqua con voi”. Vorrei che lo sentissero, in particolare, tutti coloro che in questi anni, soprattutto dopo la pandemia, si sono allontanati. Sentite risuonare in voi queste parole del Signore e ritornate. E’ giunto il momento di tornare. Non lasciatevi sviare dalla pigrizia, dalle false giustificazioni, dagli alibi, dall’apatia, dalla supposta superiorità nei confronti di “queste cose”. La giustificazione della paura del contagio non tiene più: non nascondetevi dietro questa bugia. Vedo il vuoto di tante vite, la tristezza in tanti occhi, la frenesia del vitalismo in tante persone; vedo l’illusione di riempire il vuoto attraverso i palliativi feroci delle varie dipendenze. Non sprecate questa Pasqua: tornate. Vedo giovani ingannati e autoingannati che pensano di fare a meno dei sacramenti della Chiesa, da cui hanno vita, per sostituirli con i riti vuoti che li rendono sempre più superficiali. Vedo anziani, una volta fedeli, che si sono raffreddati, non pregano più, hanno assunto una mentalità che non è la loro. E tutto questo alle soglie dell’incontro con Dio! Vedo adulti che non sono più capaci di distinguere ciò che vale, fare di ogni erba un fascio, abbandonando il ruolo di guide autorevoli con la loro stessa vita. Vedo genitori che hanno seguito le orme dei loro figli diventati giovani: questi hanno abbandonato per primi la pratica religiosa e loro li hanno seguiti, devastando così in pochi mesi l’educazione che all’inizio avevano dato ai loro ragazzi. Vedo uomini e donne inseguire sogni senza speranze, quando i sogni da inseguire son ben altri. Non lasciate passare invano questo Pasqua. Tornate ai sacramenti della fede. Aprite il cuore nella confessione, ricevendo il perdono che solo Dio può dare. Accogliete il Risorto nella vostra vita partecipando all’Eucaristia. Respirate l’aria di Pasqua: annuncio, promessa e anticipo della vita nuova che verrà. Tornate alle sorgenti della vita.

don Gabriele

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