Quaresima. Qualche elemento storico. Quaresima. Spiritualità

  • 27/02/2022
  • Don Gabriele

Quaresima. Qualche elemento storico.

La parola “Quaresima” deriva dal termine anglosassone “Lencten”, che significa primavera. Nella maggior parte delle lingue romanze, slave e celtiche viene tuttavia usato un derivato della parola latina “quadragesima”, che si riferisce al “40°” giorno prima della Pasqua. Sant’Agostino scrive che il periodo della Quaresima simboleggia la vita sulla terra, con le sue prove e le sue tribolazioni, mentre il periodo della Pasqua simboleggia le gioie della vita che verrà. L’osservanza di un periodo di preghiera, digiuno ed elemosina in preparazione alla Pasqua risale all’epoca degli apostoli, anche se durante i primi secoli era limitato solo a pochi giorni. San Leone Magno (papa dal 440 al 461) si riferiva alla Quaresima come a qualcosa di “istituito dagli apostoli”, e che, secondo la Tradizione, è sempre stata vissuta con una maggiore attenzione alla vita di preghiera, digiuno ed elemosina. La prima menzione dei 40 giorni si ritrova nel Concilio ecumenico di Nicea (325), ma già alla fine del IV secolo questa usanza era diffusa sia in Oriente che in Occidente. Il numero 40 legato alla Quaresima si riferisce soprattutto ai 40 giorni di digiuno e preghiera di Cristo prima di iniziare la sua vita pubblica. Il modo in cui le Chiese d’Oriente e quelle d’Occidente hanno contato i giorni della Quaresima differisce, poiché in Oriente i fedeli erano esenti dal digiuno il sabato e la domenica. La Quaresima abbracciava, quindi, un periodo di sette settimane. In Occidente solo le domeniche erano esenti, e la Quaresima durava sei settimane. Ciò comportava però solo 36 giorni effettivi di digiuno, e non 40. Dal VII secolo, in Occidente (tranne che nel rito ambrosiano) , la Quaresima inizia così quattro giorni prima, il Mercoledì delle Ceneri, di modo che ci fossero 40 giorni di digiuno come avviene oggi. Le domeniche non sono incluse nei 40 giorni. La Chiesa ha sempre sostenuto la tradizione del digiuno e dell’astinenza durante la Quaresima, ma le regole sono cambiate nel corso dei secoli. Attualmente, quindi, il Mercoledì delle Ceneri e i venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi. Il Mercoledì delle Ceneri è anche giorno di digiuno (che consiste nel consumare un solo pasto normale, riducendo l’altro pasto). Al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni compiuti ai sessanta incominciati; all’astinenza dalla carne i fedeli che hanno compiuto i quattordici anni.

Quaresima. Spiritualità

Tutta la Quaresima è un cammino verso l’incontro con Cristo, l’immersione in lui e il rinnovamento della vita. Noi siamo già battezzati, ma il Battesimo spesso non è molto efficace nella nostra vita quotidiana. Perciò anche per noi la Quaresima è un rinnovato "catecumenato" nel quale andiamo di nuovo incontro al nostro Battesimo per riscoprirlo e riviverlo in profondità, per divenire di nuovo realmente cristiani. Quindi la Quaresima è un’occasione per "ridiventare" cristiani, mediante un costante processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell’amore di Cristo. La conversione non è mai una volta per sempre, ma è un processo, un cammino interiore di tutta la nostra vita. Questo itinerario di conversione evangelica non può certo limitarsi ad un periodo particolare dell’anno: è un cammino di ogni giorno, che deve abbracciare l’intero arco dell’esistenza, ogni giorno della nostra vita. In questa ottica, per ciascun cristiano e per tutte le comunità ecclesiali, la Quaresima è la stagione spirituale propizia per allenarsi con maggior tenacia a cercare Dio, aprendo il cuore a Cristo.

don Gabriele

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