LA MISSIONE PARROCCHIALE: UN ATTO DI AMORE

  • 16/02/2018
  • Don Gabriele

LA MISSIONE PARROCCHIALE: UN ATTO DI AMORE

Cari fratelli e sorelle, nel cuore della Quaresima di quest’anno, vivremo la MISSIONE PARROCCHIALE. Qualcuno si chiederà: “Perché la Missione Parrocchiale”? Rispondo: Perché è UN ATTO DI AMORE. Sì, un atto di amore per la gente di Castiglione. Nel Vangelo di Marco, al capitolo 6, c’è un’espressione molto intensa. Dopo che gli apostoli sono tornati dalla missione affidata loro da Gesù, si riuniscono intorno a lui ed Egli li conduce in un luogo solitario per farli riposare un po’. Si allontanano con la barca, ma quando giungono a destinazione, al posto prescelto dove avrebbero dovuto riposare un po’, trovano una moltitudine di persone, che li aveva preceduti. “Come Gesù fu sbarcato – dice il Vangelo – vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose” (Mc 6,34). Ecco, con la MISSIONE PARROCCHIALE la comunità cristiana che vive in Castiglione fa sua, in certo qual modo, la “compassione” (con-patire; soffrire insieme) di Gesù per la nostra gente e scommette ancora sull’annuncio del Vangelo, perché sa che in esso è racchiusa una proposta di “vita buona”, che è offerta a tutti coloro che la desiderano. Non possiamo nascondere, infatti, il DISORIENTAMENTO presente in molte famiglie e in molte coscienze. Essere dis-orientati, significa non avere più punti di riferimento, per cui ci si perde. PERDERSI: è un concetto fuori moda, eppure quanta gente rischia di perdersi. PERDERSI è il contrario di SALVARSI. Ci si perde quando siamo vittime delle emozioni passeggere e ingannatrici. Quanta gente infelice! Quante famiglie infelici! Io vedo genitori che corrono tutto il giorno attorno ai figli, portandoli di qui e di là, ma senza sapere più che cosa è davvero importante, senza sapere più che cosa ha la precedenza. Così tutto è livellato e di conseguenza scompare l’educazione ai valori e agli ideali. Questo è DISORIENTAMENTO a causa del qual ci si perde. Vedo ragazzi/e, adolescenti e giovani che non sanno più gestire le emozioni, che non sono più capaci di introiettare i SI’ e i NO che bisogna dire e si lasciano trascinare dall’andazzo di una vita banale, vuota, trasgressiva, piena di desideri irrealizzabili perché chimerici. Anche questo è DISORIENTAMENTO a causa del quale ci si perde. Vedo adulti che fanno di tutto per restare adolescenti … e sembrano i più DISORIENTATI, quindi i più persi. La MISSIONE PARROCCHIALE vuole offrire qualche “luce” per potersi riorientare verso una vita buona. Quando dico “vita buona” non la intendo innanzi tutto in senso morale. Vita buona significa: vita bella, vita giusta, vita realizzata. E ciò può avvenire solo nell’amore, accogliendo la proposta che ci fa Gesù Cristo, il quale “sa che cosa c’è nel cuore dell’uomo” (vangelo di Giovanni, 2, 25). La MISSIONE PARROCCHIALE è dunque un atto di amore, è un “salvagente”, un’ancora, è l’annuncio che Cristo ci cerca con passione, ci viene incontro, ci vuole offrire la ricostruzione del pensiero secondo la prospettiva del Vangelo, che è vita buona per tutti. Alla Madre di Gesù, Maria, affidiamo la MISSIONE PARROCCHIALE: lei saprà predisporre ciò che è necessario, come ha fatto a Cana di Galilea, affinché il vino, che esprime la squisitezza della vita, scorra a rallegrare il cuore di chi è raggiunto dalla Parola che salva.

Ultime News

07/06/2025

APPELLO ALL’UNITÀ

31/05/2025

ASCENSIONE E PENTECOSTE

24/05/2025

INIZIO DEL MINISTERO PETRINO DI PAPA LEONE XIV

17/05/2025

BREVE BIOGRAFIA DI PAPA LEONE XIV