Parrocchia

GIORNATA NAZIONALE DELLA VITA “We will stand up” – “Noi ci alzeremo in piedi”

Cari fratelli e sorelle di Castiglione, domenica 4 febbraio celebreremo la Giornata Nazionale in difesa della vita, di ogni vita umana. Quando penso al mistero della nostra vita confesso che qualche volta provo i brividi. Io non c’ero e ad un certo momento sono esistito ed esisterò per sempre. Il Signore, grazie al mio papà e alla mia mamma, mi ha tratto dal nulla e ha voluto che cominciassi ad essere, custodito per sempre da lui. Questo vale per me, come vale per te, e per tutti: senza distinzione di razza, di religione, di nazione e di sesso. Per noi cristiani un motivo ulteriore di stupito ringraziamento si aggiunge: la conoscenza di Gesù, il rivelatore del Padre, colui che ci introduce alla pienezza della verità. Sì, perché la verità, in Gesù, ci è venuta incontro. Non la possediamo come nostra prerogativa, ma l’accogliamo come dono. In questo contesto di celebrazione della vita, voglio riproporre una parte dell’omelia tenuta da San Giovanni Paolo II, a Washington il 7 ottobre 1979, ancora attualissima. Ho richiamato il refrain nel titolo: “We will stand up”, ossia “Ci alzeremo in piedi”, cioè “reagiremo”. Diceva il Santo Pontefice: “Tutti gli esseri umani dovrebbero apprezzare l’individualità di ogni persona come creatura di Dio, chiamata ad essere fratello o sorella di Cristo in ragione dell’Incarnazione e Redenzione Universale. Per noi la sacralità della persona umana è fondata su queste premesse. Ed è su queste stesse premesse che si fonda la nostra celebrazione della vita, di ogni vita umana. Ciò spiega i nostri sforzi per difendere la vita umana contro qualsiasi influenza o azione che la possa minacciare o indebolire, come pure i nostri sforzi per rendere ogni vita più umana in tutti i suoi aspetti. Quindi ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana è minacciata. Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi ci alzeremo in piedi per proclamare che nessuno ha il diritto di distruggere la vita prima della nascita. Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi ci alzeremo in piedi per insistere che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell’amore. Quando l’istituzione del matrimonio è abbandonata all’egoismo umano e ridotta ad un accordo temporaneo e condizionale che si può rescindere facilmente, noi ci alzeremo in piedi affermando l’indissolubilità del vincolo matrimoniale. Quando il valore della famiglia è minacciato da pressioni sociali ed economiche, noi ci alzeremo in piedi riaffermando che la famiglia è necessaria non solo per il bene privato di ogni persona, ma anche per il bene comune di ogni società, nazione e stato. Quando poi la libertà viene usata per dominare i deboli, per sperperare le ricchezze naturali e l’energia, e per negare agli uomini le necessità essenziali, noi ci alzeremo in piedi per riaffermare i principi della giustizia e dell’amore sociale. Quando i malati, gli anziani o i moribondi sono abbandonati, noi ci alzeremo in piedi proclamando che essi sono degni di amore, di sollecitudine e di rispetto”. In occasione della Giornata della Vita siamo chiamati a vivere due momenti come parrocchia: innanzi tutto la celebrazione della S. Messa di domenica 4 febbraio, alle ore 11.00. In essa saranno benedetti i papà e le mamme che sono in attesa di un bambino, e le coppie che sono in cammino verso il matrimonio (fidanzati, conviventi e/o sposati solo civilmente). La celebrazione sarà presieduta di S.E. Mons. Jean Sleiman, Arcivescovo di Bagdad dei Latini (Iraq). Avremo modo così di ascoltare la sua parola e di dimostrare a lui e alla sua diocesi – là dove la vita sembra non valere nulla – la nostra vicinanza e solidarietà. Nel pomeriggio, poi, alle ore 16.00, all’Annunciata, il prof. Ezio Aceti, psicologo dell’età evolutiva proporrà qualche riflessione sull’educare alla vita buona del Vangelo.