LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA: che cosa è, quali i principi

  • 01/02/2025
  • Don Gabriele

LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA:

che cosa è, quali i principi

La Dottrina Sociale della Chiesa è «l’accurata formulazione dei risultati di un’attenta riflessione sulle complesse realtà dell’esistenza dell’uomo, nella società e nel contesto internazionale, alla luce della fede e della tradizione ecclesiale» (S.Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41)”. Suoi capisaldi sono i seguenti valori:

1) La dignità della persona umana: la vita umana è sacra e la sua dignità inviolabile, indipendentemente dall’età, stato di salute, ricchezza o condizione sociale. Ogni persona ha il diritto alla vita dal suo concepimento sino alla morte naturale. Inoltre, una vita degna comporta la pace, che in molti casi è minacciata dalla guerra e dalla violenza.

2) Famiglia e comunità: l’uomo è un essere sociale e ha il diritto di crescere in comunità. Il matrimonio e la famiglia sono la base della società (già agli inizi della Chiesa la famiglia era considerata “chiesa domestica”, un termine che è stato recuperato nel Concilio Vaticano II e che san Giovanni Paolo II ha diffuso). Tutti hanno diritto a fare parte della società.

3) Diritti e doveri: tutti hanno diritti da far valere e doveri da compiere, tanto a livello individuale che familiare e sociale. In particolare i lavoratori: l’economia dev’essere al servizio delle persone, non il contrario. I lavoratori hanno diritto a un lavoro dignitoso, sicuro e ben remunerato.

4) Opzione preferenziale per i poveri e i deboli: Gesù ci ha insegnato che i più deboli nella società hanno un posto privilegiato nel suo Regno. È un dovere di giustizia aiutare tutti a lottare contro la povertà e le condizioni di rischio, come il papa Francesco ha sottolineato sin dall’inizio del suo pontificato.

5) Bene comune: è «l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione» (GS 26).

6) Solidarietà: la Chiesa promuove la pace e la giustizia al di là delle differenze di razza, nazionalità, religione, ecc. C’è una sola famiglia umana della cui cura siamo tutti responsabili.

7) Sussidiarietà: lo Stato deve consentire ad associazioni minori e inferiori il disbrigo degli affari e delle cure di minor momento, dalle quali esso del resto sarebbe più che mai distratto; e allora potrà eseguire con più libertà, con più forza ed efficacia le parti che a lui solo spettano.

8) Cura del creato: Dio ha messo l’uomo di fronte alle realtà terrene per dominarle e averne cura, dimostrando il rispetto dovuto al Creatore con il rispetto per le altre creature. La crisi ambientale ha dimensione morale.

Il vostro parroco Don Gabriele

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