LA FAMIGLIA E L’ABISSO DELL’INDIFFERENZA
LA FAMIGLIA E L’ABISSO DELL’INDIFFERENZA
Domenica 25 settembre abbiamo celebrato la festa degli anniversari di matrimonio con le coppie e le famiglie delle due comunità parrocchiali di Castiglione e di Terranova che vi hanno aderito. Commendando il Vangelo del ricco Epulone e del povero Lazzaro ho ricordato che il piano di Dio per la famiglia umana prevede il superamento dell’abisso che si era creato tra il ricco Epulone e il povero Lazzaro, abisso che purtroppo è ancora profondamente presente nel mondo. E’ l’abisso dell’indifferenza, indifferenza, che, secondo un’efficace espressione del Papa si è “globalizzata”: la globalizzazione dell’indifferenza. Alcuni esempi: il 10% della popolazione mondiale detiene il 90% delle ricchezze; l’abisso tra nazioni ricche e povere è sotto gli occhi di tutti, così come quello tra famiglie ricche e famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese; l’abisso tra chi ha a disposizione molta acqua, e quindi la spreca, e chi non ha neppure l’acqua potabile … La famiglia, nata dal matrimonio, è uno dei “luoghi” in cui questo abisso può essere colmato, basti pensare alle caratteristiche intrinseche dell’amore coniugale, ossia le qualità più semplici e più domestiche della cura, del disinteresse, della tenerezza, della riparazione. Ho poi aggiunto che purtroppo anche nelle famiglie si riscontra, a volte, questo abisso di separazione e di indifferenza. Ma quando le cose vanno male fra uomo e donna, tutte le altre vanno male. Quando la complicità affettuosa e la reciprocità feconda dell’uomo e della donna non hanno peso nell’educazione dei giovani e nella città dell’uomo, la vita del pianeta (dell’ambiente, del lavoro, della giustizia, della cultura) è esposta al degrado. Come colmare allora questo abisso, che a volte si insinua anche nelle famiglie, oltre che nella famiglia umana? A questo punto ho fatto notare che il brano del Vangelo dell’Eucaristia che si stava celebrando faceva capire che l’ascolto e la messa in pratica delle parole che Gesù ci ha lasciato nel Vangelo sono la via per colmare questo abisso, sia nella famiglia cristiana sia nella famiglia umana. Ho invitato, perciò, ad un ascolto attento, quello di ogni domenica, ad una fede attiva, perché davvero la famiglia cristiana ha la missione di generare vita buona nel mondo per tutti. Prima del Padre Nostro, ho quindi esortato i coniugi a pregare insieme, ogni giorno, questa preghiera, la cui efficacia sui cuori e sulla storia è assicurata dal Signore stesso. La festa si è poi protratta, per chi lo ha desiderato, nel pranzo consumato insieme e in allegria nella sala polivalente dell’oratorio di Castiglione. Questo incontro annuale in un clima di festa e di condivisione, intende riaffermare che - nonostante tutte le difficoltà – il matrimonio e la famiglia sono “buona notizia” per se stesse e possiedono una carica di amore, di misericordia, di coesione, di resilienza che immette nel tessuto ecclesiale e sociale una linfa insostituibile.
Don Gabriele