Omelia del parroco per le esequie di Massimiliano Calesso - 26 agosto 2017

  • 26/08/2017
  • Don Gabriele

Esequie Massimiliano Calesso

26 agosto 2017

Tutti noi oggi avremmo preferito essere altrove, invece siamo qui, stretti attorno a Frediana, ad Alessandro e ad Andrea, per dire che la morte di Massimiliano, di questo sposo e padre, non è l'ultimo atto della sua vita. Il legame di un amore struggente la dice lunga sul fatto che la vita non pò finire "e di fatto non finisce "con il venir meno del soffio vitale in una persona. Ci sono tante spiegazioni "di differente natura "sul fatto che la vita non finisce: si tratta di spiegazioni di ordine biologico e filosofico. Ma esse ci interessano fino ad un certo punto. Soprattutto non ci interessano in questo momento.

Per noi, "vita" significa infatti "relazione". Per noi vita è carne e sangue; è una carezza, un bacio, una parola, un rimbrotto; per noi è anche impegno, sforzo, mete da raggiungere, obiettivi da realizzare.

Perciù la morte sembra arcignamente strappare le relazioni, lasciandoci solo i ricordi delle persone amate.

Di fatto è cosଠper chi è chiuso ad ogni dimensione trascendente della vita. Non noi. Non per nulla "sia pure con la morte nel cuore "abbiamo portato Max in chiesa; non per nulla lo circondiamo ancora del nostro affetto e della nostra preghiera; non per nulla aspergeremo il suo corpo con l'acqua del battesimo e lo onoreremo con l'incenso. Questo perchè? Perchè siamo degli illusi? No, cari fratelli e sorelle, perchè siamo dei credenti. Ed è tutta un'altra cosa.

Allora lasciamo che filtri questa fede, come una luce gentile "cosଠla definiva il card. Newman "nel buio della notte, affinchè essa sia un po' rischiarata.

Abbiamo sentito nella prima lettura l'apostolo Paolo asserire: Fratelli siamo convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà  anche noi con Gesù e ci porrà  accanto a lui insieme con voi.

"Siamo convinti". Ecco un modo di dire la fede. Essa è convinzione. Nella ridda dei pensieri contrari che si affollano nella nostra mente dinanzi al dramma della morte, si fa avanti una convinzione: Il Signore ci risusciterà , cioè ci renderà  partecipi di ciù che è capitato a lui. Anche lui, infatti, è morto e ha gustato il frutto amaro della vita che finisce. Ma non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere. Gesù infatti "e questo è il fondamento della nostra fede "è risorto. E come si è reso simile a noi nella morte, cosଠha voluto partecipare anche a noi la sua nuova vita. Noi siamo convinti di questo! E non solo. L'apostolo Paolo, scrivendo ai Corinzi, dice anche che Gesù lo porrà  accanto a lui "con voi". Non solo saremo vicino a Gesù, ma saremo vicino ai nostri cari. "Con voi".

Se siamo convinti di questo, possiamo guardare il nostro camminare incontro al morire senza disperazione. Ci dice sempre Paolo: Per questo non ci scoraggiamo, ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore, invece, si rinnova di giorno in giorno. Il corpo segue la legge della natura, che non è ancora partecipe della risurrezione di Cristo, cioè che non è ancora trasfigurata. Ma dentro di noi c'è un principio che non muore, noi lo chiamiamo spirito: esso non pò morire, come il corpo. Questo spirito si rinnova di giorno in giorno e ci dice le ragioni per cui fin da ora abbiamo la meglio sul morire del nostro corpo di carne. Esso, il corpo, appartiene alle cose visibili, ma noi "come ci dice sempre Paolo "fissiamo lo sguardo sulle cose invisibili, perchè le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili sono eterne.

Questo spirito noi lo nutriamo con le parole della fede. Essa non è perù un insieme di idee o di nozioni. La fede è fidarsi di una persona, fidarsi di Gesù. Lo abbiamo ascoltato nel Vangelo. Marta sembra rimproverare Gesù che ha lasciato morire Lazzaro. Anche a noi in questi giorni forse è venuto di rimproverarlo perchè ha permesso che Max morisse. Ma proprio dentro quel dramma, Gesù fa un'affermazione sbalorditiva: Tuo fratello risorgerà . Marta dice di saperlo: è la fede del suo popolo che parla di resurrezione. Ma Gesù le chiede "proprio in quel dramma "di fare un passo in più quando esclama: Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà ; chiunque vive e crede in me, non morirà  in eterno. E' come se Gesù dicesse a Marta e a tutti noi: la resurrezione non è un'idea, la risurrezione SONO IO. Infatti subito dopo aggiunge: Credi questo? Cioè: se ti affidi a me, se ti fidi di me sei già  dentro la risurrezione e il tuo morire segna il passaggio alla vita dei risorti. Gesù oggi chiede a me e a tutti voi: Credi tu questo? Dalla nostra risposta dipende il vedere la morte come un passaggio alla pienezza della vita, oppure il vedere la morte come il tragico finire di tutto.

Noi, come comunità  cristiana, intorno a Max, diciamo: Io credo, Signore! E cosଠstrappiamo la sua morte dell'apparente non-senso e la restituiamo alla sua verità  di passaggio a quella vita beata verso la quale noi tutti siamo incamminati.

Mi è stato riferito che le ultime parole di Max a Frediana sono state: "Stai tranquilla". Noi vorremmo riprendere questo invito: "Stai tranquilla". Nel tratto di strada che dovrai fare ancora con Alessandro ed Andrea, Max non ti lascia sola, è ancora con te, in una dimensione diversa, ma non irreale. La morte non spezza i vincoli di amore stretti quaggiù. Ripensa pure alla tua vita con lui, con questo uomo "buono e gentile", come mi hai ripetuto più volte l'altro giorno "come a una storia bella "anche se travagliata "che vi è stato dato di realizzare. E' stata un'opportunità  che ti è stata offerta e che ora si prolunga nell'eternità . Chi va a Dio infatti non si allontana, perchè Dio è con tutti noi.

Accanto a te, ad Alessandro e ad Andrea ci sarà  anche la nostra comunità  cristiana, il gruppo famiglie in modo particolare.

Affidiamo Max a Colui che è il garante della vita di tutti e, offrendo il sacrificio redentore dell'Eucaristia per lui, già  intravediamo i suoi occhi pieni di gloria che fissano con amore i nostri colmi di lacrime.

Arrivederci, Max, arrivederci in Paradiso.

Don Gabriele

parroco

Ultime News

31/05/2025

ASCENSIONE E PENTECOSTE

24/05/2025

INIZIO DEL MINISTERO PETRINO DI PAPA LEONE XIV

17/05/2025

BREVE BIOGRAFIA DI PAPA LEONE XIV

11/05/2025

PERCHE’ IL VESCOVO DI ROMA E’ PAPA? Un po’ di storia e di teologia