LA PARROCCHIA NON SI TOCCA! PAROLA DI PAPA FRANCESCO!

  • 09/09/2016
  • Don Gabriele

LA PARROCCHIA NON SI TOCCA! PAROLA DI PAPA FRANCESCO!

Durante il viaggio in Polonia per la GMG, questa estate, il Papa, rispondendo ad una domanda di un vescovo polacco, ha detto alcune cose belle e interessanti sulla parrocchia, che qui in parte ripropongo all’avvio dell’anno pastorale. Ha asserito dunque il Papa: “La parrocchia è sempre valida! La parrocchia deve rimanere … La parrocchia è proprio la casa del Popolo di Dio, quella in cui vive. Il problema è come imposto la parrocchia! Ci sono parrocchie … con le porte chiuse. Ma ci sono anche parrocchie con le porte aperte, parrocchie dove, quando viene qualcuno a domandare, si dice: “Sì, sì… Si accomodi. Qual è il problema?”. E si ascolta con pazienza… perché prendersi cura del Popolo di Dio è faticoso, è faticoso! Un bravo professore universitario, un gesuita, che ho conosciuto a Buenos Aires, quando è andato in pensione ha chiesto al Provinciale di andare come parroco in un quartiere per fare questa altra esperienza. Una volta alla settimana veniva alla Facoltà – lui dipendeva da quella comunità – e un giorno mi dice: “Di’ al tuo professore di ecclesiologia che nel suo trattato mancano due tesi” – “Quali?” – “Prima: il Popolo Santo di Dio è essenzialmente stancante. E la seconda: il Popolo Santo di Dio ontologicamente fa quello che gli sembra meglio. E questo stanca!”. Oggi essere parroco è faticoso: portare avanti una parrocchia è faticoso, in questo mondo di oggi con tanti problemi. E il Signore ha chiamato noi perché ci stanchiamo un pochino, per lavorare e non per riposare. La parrocchia è stancante quando è ben impostata. Il rinnovamento della parrocchia è una delle cose che i vescovi devono avere sempre sotto gli occhi: come va questa parrocchia? Cosa fai? Come va la catechesi? Come la insegni? E’ aperta? Tante cose… Come si accolgono le persone? Come si ascoltano? C’è qualcuno al confessionale? … Una parrocchia accogliente. Noi vescovi dobbiamo domandare questo ai preti: “Come va la tua parrocchia? E tu esci? Visiti i carcerati, gli ammalati, le vecchiette? E con i bambini cosa fai? Come li fai giocare e come porti avanti l’oratorio? E’ una delle grandi istituzioni parrocchiali, almeno in Italia. L’oratorio: lì i ragazzi giocano e si dà loro una parola, un po’ di catechesi. Tornano a casa stanchi, contenti e con un seme buono. La parrocchia è importante! Qualcuno dice che la parrocchia non va più, perché adesso è l’ora dei movimenti. Questo non è vero! I movimenti aiutano, ma i movimenti non devono essere una alternativa alla parrocchia: devono aiutare nella parrocchia, portare avanti la parrocchia, come c’è la Congregazione Mariana, come c’è l’Azione Cattolica e tante realtà … La parrocchia non si tocca: deve rimanere come un posto di creatività, di riferimento, di maternità e tutte queste cose. E lì attuare quella capacità inventiva; e quando una parrocchia va avanti così si realizza quello che – a proposito dei discepoli missionari – io chiamo “parrocchia in uscita” … Inventare, cercare, uscire, cercare la gente, mettersi nelle difficoltà della gente. Uscire a cercare, come ha fatto Dio che ha inviato suo Figlio a cercarci”. Preghiamo e lavoriamo affinché la nostra parrocchia sia così!

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