LA PREGHIERA

  • 15/07/2017
  • Don Gabriele

LA PREGHIERA

Cari fedeli, mentre la calura estiva si fa sentire – come è giusto che sia – non lasciamoci prendere dall’accidia, trascurando la nostra relazione con Dio. Essa si esprime in particolare nella preghiera. Riprendo un breve passaggio dell’omelia di domenica 9 luglio, sottolineando come anche a Gesù – che viveva un momento di desolazione, di abbandono e di fallimento – la preghiera (ricordate il Vangelo: “Ti rendo lode, o Padre, che hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli ...”) ha aperto nuove vie. Gesù è stato rianimato, consolato, rinvigorito. E la sua missione è ripartita. Nel vespro della stessa domenica, riprendendo un passaggio dell’enciclica di papa Benedetto XVI sulla speranza (Spe salvi = nella speranza siamo stati salvati), ricordavo che proprio la preghiera è uno dei “luoghi” in cui si vive la speranza: se nessuno più mi ascolta (proprio come era successo a Gesù), diceva il Papa, Dio mi ascolta sempre. E allora trovo vie di uscita, individuo strade nuove, riprendo coraggio, non mi lascio andare all’avvilimento, alla depressione, al cinismo …La preghiera! La parrocchia, lungo l’anno, offre molte opportunità: non solo la Messa, la liturgia delle ore, il Rosario, ma anche l’adorazione eucaristica, la scuola di preghiera sui salmi etc.. La preghiera è come il respiro per la vita del cristiano. Senza la preghiera, la fede rischia di risolversi in una teoria. Nella preghiera a volte lottiamo con Dio, altre volte avvertiamo la dolcezza del suo tocco, altre volte sperimentiamo l’aridità – essa pure necessaria, altre volte ancora sentiamo che ci “spinge fuori” a vivere la testimonianza … Quanto vorrei che si scoprisse la vera preghiera, simile a quella di Gesù. Non dimentichiamo che uno dei motivi per i quali esiste la parrocchia è proprio quello di introdurre i battezzati alla vita di preghiera, che non è opzionale per il credente: non come obbligo esterno! Essa, infatti, ha la sua scaturigine dal rapporto di amore fra ciascuno di noi e il nostro Dio. Egli brama la nostra preghiera, perché desidera intrattenersi con noi, come un amico parla con il suo amico.

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