Noi e l’islam – parte prima

  • 14/02/2016
  • Don Gabriele

Noi e l’islam – parte prima

Cari parrocchiani,

vorrei offrirvi, nel presente e in alcuni altri numeri del notiziario parrocchiale, una serie di riflessioni, desunte da un discorso che il card. Martini tenne nel 1990, relative ai rapporti con l’Islam. Reputo che qualche elementi di conoscenza di questa religione e cultura possa fare bene alla comunità parrocchiale. L’Arcivescovo, dopo aver trattato dell’accoglienza, offerta dalla comunità cristiana e civile ai musulmani giunti in Europa, inizia a parlare dell’“integrazione”, asserendo a tal proposito che “integrazione” è ben diverso da una semplice accoglienza e da una qualunque sistemazione. Integrazione comporta l’educazione dei nuovi venuti a inserirsi armonicamente nel tessuto della nazione ospitante, ad accettare le leggi e gli usi fondamentali, a non esigere dal punto di vista legislativo trattamenti privilegiati che tenderebbero di fatto a ghettizzarli e a farne potenziali focolai di tensioni e violenze. Finora l’emergenza ha un po’ chiuso gli occhi su questo grave problema, diceva Martini. E’ necessario in particolare far comprendere a quei nuovi immigrati che provenissero da paesi dove le norme civili sono regolate dalla sola religione e dove religione e stato formano un’unità indissolubile, che nei nostri paesi i rapporti tra lo stato e le organizzazioni religiose sono profondamente diversi. Se le minoranze religiose hanno tra noi quelle libertà e diritti che spettano a tutti i cittadini, senza eccezione, non ci si può invece appellare, ad esempio, ai principi della legge islamica (sciariaa) per esigere spazi e prerogative giuridiche specifiche. Occorre perciò elaborare un cammino verso l’integrazione multirazziale che tenga conto di una reale integrabilità di diversi gruppi etnici. Perché si abbia una società integrata è necessario assicurare l’accettazione e la possibilità di assimilazione di almeno un nucleo minimo di valori che costituiscono la base di una cultura, come ad esempio i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e il principio giuridico dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Ci sono infatti popoli ed etnie che hanno una storia e una cultura molto diverse dalle nostre e di cui ci si può domandare se intendano nello stesso senso i diritti umani e anche la nozione di legge. Ciò vale a fortiori dove si verificano fenomeni che genericamente chiamiamo col nome di integralismi o fondamentalismi, che tendono a creare comunità separate e che si ritengono superiori alle altre.

Nei prossimi numeri risponderemo alle seguenti domande:

a. Che cosa dobbiamo pensare oggi noi cristiani dell’islam come religione?

b. L’islam in Europa sarà anch’esso secolarizzato, entrando quindi in una nuova fase della sua acculturazione europea?

c. Quale dialogo e in genere quale rapporto sul piano religioso è possibile oggi in Europa tra cristianesimo e islam?

d. La Chiesa dovrà rinunciare a offrire il Vangelo ai seguaci dell’islam?

Ultime News

07/06/2025

APPELLO ALL’UNITÀ

31/05/2025

ASCENSIONE E PENTECOSTE

24/05/2025

INIZIO DEL MINISTERO PETRINO DI PAPA LEONE XIV

17/05/2025

BREVE BIOGRAFIA DI PAPA LEONE XIV