1970 – 17 MAGGIO – 2020 DON GINO SACERDOTE DA CINQUANT’ANNI
1970 – 17 MAGGIO – 2020
DON GINO SACERDOTE DA CINQUANT’ANNI
Era il 17 maggio 1970, quando don Gino, per le mani del Papa San Paolo VI, era ordinato sacerdote. Ci stringiamo attorno a lui in questa ricorrenza, in attesa di poterlo fare poi più solennemente con padre Enrico Uggè e don Ernestino Belloni, che hanno raggiunto anch’essi questo traguardo, e con don Anselmo Morandi, che celebra, invece, il suo venticinquesimo.
Ho chiesto a don Gino di scrivere un articolo per il nostro Notiziario, che sotto riporto. Auguri, caro don Gino!
Don Gabriele, Don Manuel, Don Abele e tutta la comunità parrocchiale
La Bibbia ci ricorda che è un bene, una bella cosa ricordare gli anniversari lieti e tristi che ci permettono di rivivere dei fatti che segnano la vita dell’uomo. In particolare le varie tappe segnate dai sacramenti del matrimonio, del sacerdozio, della professione religiosa. Sono passati 50 anni dalla mia ordinazione sacerdotale avvenuta a Roma il 17 maggio 1970 dal grande papa San Paolo VI. Era la solennità della Pentecoste. In piazza San Pietro eravamo 295 giovani diaconi, provenienti da tutte le nazioni del mondo, per essere ordinati sacerdoti: avevo 32 anni. A quel tempo, non avrei mai pensato di raggiungere i cinquant’anni di sacerdozio. Sono entrato in seminario all’età di 19 anni, iniziai gli studi dalla prima media perché terminate le scuole elementari andai a lavorare. Non è stato facile riprendere la scuola dalla prima media. Oltre a queste difficoltà, sono sorti altri problemi, uno in particolare per quanto riguarda il servizio militare che poteva interrompere per tre anni gli studi in seminario con il rischio di far perdere la vocazione, ma il Signore mi è venuto in aiuto facendomi superare l’ostacolo. Nei dodici anni di seminario ho dovuto affrontare altri momenti difficili che mi hanno portato a pensare che non sarei mai riuscito a raggiungere la meta del sacerdozio, ma grazie al Signore tutto è stato superato fino a farmi raggiungere il traguardo tanto desiderato. Ricordare ogni anno il giorno della propria ordinazione è sempre motivo di gioia e di ringraziamento al Signore. Essere giunto ai 50 anni di sacerdozio è sicuramente una gioia grande ma allo stesso modo è un tempo per fare un serio esame di coscienza su come li ho trascorsi, su come ho ricambiato e ringraziato il Signore per il tanto amore e fiducia che ha avuto verso di me. Devo riconoscere di aver avuto momenti di ingratitudine e di questo chiedo perdono e misericordia. Il Signore poteva scegliere tra tanti giovani migliori di me, per fede, intelligenza, cultura, invece ha scelto me. Il Signore è libero di fare le sue scelte; chiama chi vuole e quando vuole senza guardare i doni umani. Così ha fatto con gli apostoli trasformandoli da semplici pescatori in missionari. Per questo devo ringraziare continuamente e con gioia il Signore per il dono della vocazione e del sacerdozio perché ha avuto fiducia in me. Inoltre, devo ringraziare i miei genitori che mi hanno sostenuto e incoraggiato per tutto il periodo del seminario. Ringrazio anche una mia zia suora canossiana che mi ha fatto scoprire la vocazione che avevo da ragazzo e mi ha incoraggiato ad entrare in seminario. Devo ringraziare tanto il mio benefattore uomo buono, semplice e umile. Ho anche tante persone da dover ringraziare, che non nomino ma che porto nel cuore, per le preghiere e l’aiuto. Un invito a tutti a pregare per le vocazioni sacerdotali, missionarie e religiose di cui abbiamo tanto bisogno per la diffusione del regno di Dio nel mondo. Infine, chiedo per me una preghiera per essere sempre fedele al Signore nel compiere la missione che mi ha affidato con generosità.
Don Gino