LE “CONFESSIONI” IN TEMPO DI CORONAVIRUS

  • 28/03/2020
  • Don Gabriele

LE “CONFESSIONI” IN TEMPO DI CORONAVIRUS

La contrizione perfetta per i perdono dei peccati anche mortali

Cari fratelli e sorelle, la situazione che stiamo vivendo ci ha costretti a rivedere anche la prassi abituale della celebrazione dei sacramenti, tra cui il sacramento della Riconciliazione. A tal proposito, riporto ciò che ha stabilito la Santa Sede, pubblicandolo un decreto della Penitenzieria Apostolica in data 20 marzo 2020, su mandato del Santo Padre il Papa, ossia che: “Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali (cf. CCC, n. 1452)”. L’impossibilità di ricorre alla Confessione riguarda innanzi tutto coloro che si trovano in ospedale e quanti non possono uscire dalle loro case perché ammalati o in quarantena. Di per sé concerne però anche tutti noi, che siamo tenuti ad osservare ciò che le Autorità hanno stabilito, ossia – tra le altre misure – la necessità di non allontanarsi dal proprio domicilio. Per cui quanto decretato dalla Penitenzieria Apostolica col documento sopra richiamato circa la contrizione perfetta, accompagnata dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, che ottiene il perdono dei peccati, anche mortali, RIGUARDA TUTTI.

INVITO PERCIÒ CIASCUNO, IN VISTA DELLA PASQUA, A VIVERE QUESTO MOMENTO DELLA CONTRIZIONE PERFETTA, ONDE OTTENERE IL PERDONO DEI PROPRI PECCATI.

QUANDO? Ognuno scelga un giorno, quello che preferisce, magari in prossimità della Pasqua (celebrata in tre giorni, quindi prima della Messa della Cena del Signore, la sera del Giovedì Santo).COME? 1) Raccogliendosi in sé stesso, 2) leggendo un brano della Sacra Scrittura (per esempio la parabola del Padre misericordioso, nel Vangelo di Luca al cap. 15); 3) effettuando l’esame di coscienza, 4) terminando con la recita della preghiera O Gesù d’amore accesso, oppure l’Atto di dolore, oppure il Padre nostro o un’altra preghiera), 5) formulando, per finire, la ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale.

Evidentemente la modalità appena suggerita non riguarda chi versa in gravi condizioni di salute, per il quale è sufficiente esprimere una sincera richiesta di perdono, quella che egli in quel momento è in grado di formulare, accompagnata dall’intenzione di ricorrere, quando e se sarà possibile alla confessione sacramentale.

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