Omelia di Mons. Maurizio Malvestiti, Vescovo diocesano, alla S. Messa celebrata nella chiesa parrocchiale il 26 aprile 2020

  • 28/04/2020
  • Don Gabriele

Castiglione d’Adda-Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta-domenica III Pasqua A-26 aprile 2020-h 10.30-omelia di mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi

Cari fratelli e sorelle, in questa chiesa, ansiosa di rivedere i vostri volti, si intensifica l’abbraccio che da Castiglione e Terranova scambiamo con l’intera diocesi a rafforzare la comune perseveranza nella prova.

Emmaus: vangelo di Castiglione

1.Ci sostiene l’annuncio pasquale: “Dio ha risuscitato Gesù di Nazareth, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere” (1^ lettura: At 2,14.22-33). Riguarda Cristo e noi, questo annuncio. Consola da ogni perdita, come dalle sofferenze passate e da quelle perduranti. E incoraggia il presente e il domani nonostante le imprevedibili conseguenze e le incerte prospettive. Non era possibile che la morte ci tenesse in suo potere, avendo noi “conosciuto le vie della vita”. Saremo colmati di gioia alla divina presenza, liberati, come già siamo, nel sangue prezioso dell’Agnello. Fede e speranza sono perciò rivolte a Dio (cfr 2^ lettura: 1Pt1,17-21), che cammina con noi, pronto ad accogliere ogni desolazione, non risparmiandoci però il rimprovero per l’incredulità con quell’enigmatico: “non bisognava che il Cristo patisse per entrare nella sua gloria?” (cfr vangelo: Lc 24, 13-35). È questa la fatica da non scansare: leggere gli eventi “nella pazienza e nella carità di Cristo”, solidali con chi è nel dubbio e nel rifiuto per cercare comunque insieme verità e pace. Non bisognava partecipare a questo dolore per dilatare l’amore col Viandante Sconosciuto, che si rivela Signore? E consentirgli, con libertà pur titubante, di vincere in ciascuno di noi il duello tra morte e vita che Egli ha già vinto per sempre? Castiglione, non bisognava…? Con tremore accogliamo queste parole di fede perché non solo la sera ma la cupa notte era scesa su di noi, benché sorretti dal “rimani con noi, Signore” pronunciato anche per noi dai discepoli di Emmaus, il vangelo veramente consono per Castiglione: una perla di eterno amore per tanto dolore, capace questa perla di convertire in ardore il freddo, che ha tentato di riportare alla pietra il cuore di carne donatoci nel battesimo.

Dallo sconforto all’affidamento

2. Annunciare, consolare, incoraggiare. La ragione desidera questi doni. La fede li consegna. Non vi esorto a rialzarvi, cari amici di Castiglione, perché avete già retto in modo ammirevole all’urto tremendo. La più solidale umanità vi ha tenuto in piedi. Ma il comprensibile sconforto divenga ora affidamento rasserenante a Dio e al prossimo per guardare con realismo alle precarietà e alle possibilità e ripartire con scienza, coscienza, fede libera a ritessere il futuro. Ciò non esime dal doveroso e urgente appello alle Pubbliche Istanze affinché nessuno e nessuna comunità siano lasciati soli. La terra lodigiana non può fare a meno della tenace laboriosità e della tradizione cristiana e civile di Castiglione. Non può fare a meno dei vostri bambini, ragazzi e ragazze, dei vostri giovani: tessera luminosa nel mosaico che le nuove generazioni stanno componendo a comune promessa di bene.

Le radici

3. Cari ragazzi e giovani, la storia vi ha chiesto di diventare grandi più in fretta. Siamo disponibili al possibile aiuto ma abbiamo bisogno di voi per beneficiare insieme dell’eredità spirituale che i familiari tanto cari, i genitori, i nonni e le nonne, ci hanno lasciato. La tempesta epidemica, solo in apparenza li ha rapiti da noi. Sono nelle mani di Colui che apre all’Eterno gli occhi che si chiudono alla terra. Rapiti dalla scena del mondo che passa, non dal cuore di Cristo. Potrete ritrovarli nella voglia di vivere. Ancor più nella loro testimonianza di fede e nella Messa alla quale sono sempre presenti. E diverrete, voi ragazzi e giovani, una risorsa familiare, parrocchiale, sociale, nella scuola e poi nel lavoro, nel volontariato, scorgendo ovunque quel tratto del loro volto che permane tra noi. Sono le nostre radici e insieme con loro per la grazia del battesimo siamo radicati in Cristo. Cari fratelli e sorelle, gli alberi in primavera guadagnano verde e bellezza. Tutto devono alle radici che sotto terra si scambiano la linfa vitale. Anche noi abbiamo affidato alla terra i nostri cari nella certezza che un misterioso scambio di amore continua anzi riceve incremento dal Creatore e Padre.

L’alta Croce e l’Assunta

4. La Croce di Castiglione è tanto alta. Forse padri e madri hanno inteso prepararvi così ad ogni sacrificio. La Croce sembra raggiungere la Madonna avvolta nella gloria del Risorto. La Croce e l’Assunta siano sempre, cari fratelli e sorelle di Castiglione, vostra consolazione e sicura speranza. Mi accingo a spezzare il pane e ad elevare il calice: gioie ed attese con ogni amarezza e dolore offriremo al Signore, lo riconosceremo. Egli li trasformerà nel farmaco della vita immortale facendo di noi nel suo Spirito “un solo corpo e un solo spirito”. Amen.

Prima della benedizione

Cari fratelli e sorelle, ieri abbiamo celebrato la festa della liberazione e in questa settimana, il primo maggio, con l’avvio del mese mariano, ricorderemo tutti i lavoratori. La Chiesa è solidale col cammino della nostra nazione. Preghiamo perciò per l’Italia affinché risorga sempre libera e laboriosa: forte della sua eredità cristiana superi così calamità e ingiustizie per garantire nella coesione sociale dignità e pace a tutti.

Prosegue la nostra visita alle comunità più provate dalla pandemia: domenica la Santa Messa sarà celebrata a Codogno, alle ore 10, per i collegamenti sul sito parrocchiale e diocesano, che impongono questo orario.

E da ultimo desidero esprimere il mio grazie di tutto cuore al parroco, ai sacerdoti don Gino, don Abele che va a Terranova insieme al parroco, don Manuel. Il mio grazie al sindaco e a tutti quanti in ogni modo si sono prodigati e si dedicano tuttora - con fatica e preghiera - alla ripresa di questa e di tutte le nostre comunità. Per tutti e per tutto il nostro rendimento di grazie al Signore.

Ultime News

18/04/2025

Omelia del Parroco durante la Missa in Coena Domini

12/04/2025

LA VIGILANZA DEL GIOVEDI’ SANTO PER COMBATTERE L’INSENSIBILITA’ VERSO DIO E VERSO IL MALE DEL MONDO

05/04/2025

IL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DI DOMENICA 6 APRILE ALLA CATTEDRALE

29/03/2025

FONDO DIOCESANO DI SOLIDARIETA’