FESTA DELL’ASSUNTA 2019 A 160 ANNI DALL’ARRIVO NEL BORGO DEL GRUPPO MARMOREO POSTO NELL’ABSIDE DELLA PARROCCHIALE
Cari fedeli, celebrando quest’anno la Sagra dell’Assunta, non possiamo dimenticare il fatto che essa cade nel 160° anno dell’arrivo in paese – nell’ottobre 1858 – del bel gruppo marmoreo che la ritrae, collocato nell’abside della chiesa parrocchiale. I Castiglionesi del tempo, qualche mese dopo la definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione, affidarono allo scultore pontificio G. M. Benzoni il compito di scolpire un gruppo marmoreo rappresentante la Patrona, che il beato papa Pio IX ammirò e benedisse nello studio dell’artista il 9 gennaio 1857. L’opera, realizzata in marmo bianco di Carrara, ebbe gli ultimi ritocchi durante l’anno delle apparizioni mariane di Lourdes, il 1858. Sessanta anni fa, inoltre, esattamente il 10 e l’11 ottobre, si celebrò nella nostra parrocchia, il Centenario dell’arrivo della statua dell’Assunta. Sono andato a leggere l’articolo de “Il Cittadino” del 16 ottobre 1959, conservato in archivio parrocchiale, in cui sono narrate per filo e per segno queste due memorabili giornate. Le celebrazioni raggiunsero il loro apice la sera dell’11 ottobre, quando il parroco di allora, Mons. Giuseppe Carenzi, dinanzi al Card. Carlo Confalonieri giunto da Roma per le due giornate, il vescovo diocesano Mons. Tarcisio Vincenzo Benedetti, l’arcivescovo lodigiano Mons. Amici, il vescovo lodigiano Mons. Borromeo, il vescovo di Pavia Mons. Allorio, i Protonotari Apostolici, il Capitolo della Cattedrale, la Giunta diocesana di Azione Cattolica, le autorità civili e militari e il tutto popolo (l’articolo parla di cinquemila persone), consacrò al Cuore Immacolato di Maria la parrocchia tutta. Così scrive il direttore de “Il Cittadino” del tempo, che mi pare aver indentificato in Mons. Esposti: “Castiglione è stata, in ordine di tempo, l’ultima parrocchia del Lodigiano a consacrare i propri fedeli al Cuore Immacolato di Maria: il suo è stato l’ultimo atto plebiscitario di specialissimo omaggio a Maria, che, in ogni diocesi come in tutte le parrocchie d’Italia, aveva preceduto la solenne consacrazione di Catania. Castiglione ha serbato quest’ora di grazia, nell’ambito parrocchiale, per la più propizia evenienza della chiusura dei festeggiamenti in onore dell’Immacolata Assunta, celebrati in luogo per commemorare i cent’anni dell’erezione di un gruppo marmoreo raffigurante l’esaltazione di Maria, posto nell’abside della chiesa parrocchiale. L’ultima, ma senza dubbio la prima fra tutte le parrocchie della diocesi, per l’apparato civico e il concorso eccezionale di Personalità (…). E’ stato un suggello meraviglioso dell’atto ufficiale di consacrazione della diocesi: l’apoteosi del più grande avvenimento religioso dell’anno. Dobbiamo darne atto ai castiglionesi e al loro zelante Prevosto. (…). Dopo aver descritto questo “fatto religioso senza precedenti”, l’articolista aggiunge: “Lo attesta infine il fatto più saliente della giornata, allorché, dal palco eretto in piazza, Mons. Prevosto Giuseppe Carenzi lesse l’atto di Consacrazione: ebbene, il silenzio della vasta assemblea raccolta, se un momento prima, durante il discorso del Cardinale, era stato profondo, poi parve addirittura impressionante, talmente tutto tacque perché ogni anima prestava all’unico appello di grazia le intime vibrazioni del proprio essere. Non dimenticherò quell’istante, anzi quella successione di istanti, quant’è lunga la preghiera di papa Pio XII. Il Parroco, di fronte al suo popolo, alto, ieratico, levato sulla marea di teste che lo fissavano, incrociato dalla luce dei riflettori – s’era di notte – , e discosto da lui, sullo stesso palco, davanti all’Immagine di Maria, in ginocchio il Cardinale in abito rosso, gli Ecc.mi Vescovi in paludamenti bianco-oro, il Clero in cotta, le Autorità civili, politiche e militari: un quadro da fissare per documentare ai posteri un momento della rinascenza religiosa dell’epoca nostra. Tutta Castiglione brillava di miriadi di luci in una fantasmagoria senza pari nella storia del borgo: ma nelle coscienze ferveva più luce. Così il Cardinale aveva concluso il suo discorso: ‘Gesù ha detto: Io sono la luce. Perché gli uomini vanno a cercare luci altrove? (…). Entrate nella luce che è Cristo! Cari fedeli, ricordando questo intenso momento di fede vissuto dalla nostra parrocchia sessanta anni fa, nel ricordo del centenario dell’arrivo della statua dell’Assunta, rinnoviamo il nostro entusiasmo celebrando la festa della nostra Patrona, affinché interceda per tutti la luce della fede, questa fiaccola che ci è necessaria come non mai. In ottobre, a Dio piacendo, e secondo il programma da concordare col Consiglio Pastorale, rinnoveremo la Consacrazione della parrocchia al Cuore Immacolato di Maria.