11 OTTOBRE 1959 – 6 OTTOBRE 2019 CONSACRAZIONE DELLA PARROCCHIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

  • 31/08/2019
  • Don Gabriele

11 OTTOBRE 1959 – 6 OTTOBRE 2019 CONSACRAZIONE DELLA PARROCCHIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

Cari fedeli, come già annunciato, facendo memoria della consacrazione della parrocchia al Cuore Immacolato di Maria, avvenuta 60 anni fa nel corso delle solennissime celebrazioni del Centenario dell’arrivo in parrocchia del gruppo marmoreo che ritrae l’Assunta, la rinnoveremo durante la festa della Madonna del Rosario, che cadrà quest’anno nella domenica 6 ottobre. Dopo le apparizioni di Fatima (1917), le consacrazioni si sono moltiplicate. La prima consacrazione del mondo fu pronunciata da Pio XII nel 1942, seguita nel 1952 dalla consacrazione dei popoli russi. Ne seguirono molte altre, per esempio a conclusione delle varie Peregrinatio Mariae. Giovanni Paolo II, il 25 Marzo 1984, ha rinnovato la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, in unione a tutti i Vescovi dell’Orbe, i quali, il giorno precedente, nelle rispettive Diocesi, avevano pronunciato le stesse parole di consacrazione: la formula scelta iniziava con l’espressione della più antica preghiera mariana: "Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio…", che è una forma collettiva di affidamento alla Vergine da parte del popolo dei credenti composta nei primi secoli e che in parrocchia ormai recitiamo tutti i giorni al termine del Rosario. Presento ora sei motivi in base ai quali faremo la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Il primo motivo che ci fa comprendere l'importanza della consacrazione a Maria è l'esempio di Dio Padre, che ci ha dato Gesù per mezzo di Maria, affidandolo a lei. Ne consegue che la consacrazione è riconoscere la divina maternità di Maria e affidarci a lei, come a lei si è affidato Gesù: da lei è nato ed è cresciuto sotto la sua guida. Secondo motivo. La consacrazione a Maria è un mezzo per farci vivere in pienezza la nostra prima consacrazione a Dio, che è quella battesimale. È perciò un impegno a vivere con fedeltà i voti battesimali. E poiché Maria vive tutta per Gesù e porta tutti a Gesù, la consacrazione a Maria tende a unirci più intimamente al Redentore, fino a poter dire con S. Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Terzo motivo. La consacrazione è un impegno a imitare Maria che non è solo la Madre del Signore, ma ne è anche la più fedele discepola, colei che ha detto sempre di sì a Dio, senza condizioni. È perciò un impegno a imitare, col suo aiuto, le sue virtù. In particolare lei è l'Immacolata, e questo ci impegna nella lotta contro il peccato. Lei è l'umilissima serva del Signore, e quindi ci impegna a combattere contro il nostro orgoglio. Lei è ubbidientissima a Dio e così ci incoraggia a ricercare e fare in tutto la volontà di Dio. Quarto motivo. Consacrarsi è accogliere Maria nella nostra vita, dietro l'esempio di Giovanni a cui Gesù disse dalla Croce: “Ecco tua madre”. Il testo greco del vangelo di Giovanni, eis ta idia, viene tradotto in vari modi: l'accolse tra i suoi beni spirituali, l'accolse nella sua casa. Papa Benedetto XVI, quando pronunciò l'omelia durante il funerale di Giovanni Paolo II, ha preferito questa traduzione: l'accolse nell'intimo del suo essere. Da parte sua Maria ha preso molto sul serio la sua maternità su di noi: ci tratta come figli, ci ama come figli, ci educa come figli, provvede a tutto come a figli. A noi spetta - ed è uno dei fini della consacrazione – riconoscere questa maternità spirituale, accogliere Maria nella nostra vita, essere docili a lei per rendere operante la sua presenza e la sua azione materna su di noi, mentre non si stanca di ripeterci, come ai servi delle nozze di Cana, "Fate quello che Egli vi dirà ". Quinto motivo. Non si può accogliere Maria se non si accolgono anche i fratelli, che sono tutti figli di Maria. È attuale il comandamento nuovo di Gesù: "Amatevi come io vi ho amati". È essenziale e non ammette esclusioni. Sesto motivo. Ci consacriamo a Maria anche perché confidiamo nella sua potente intercessione. Abbiamo bisogno di tutto, e Maria è la mediatrice di tutte le grazie. Dio l'ha resa così grande, così potente, a nostro vantaggio. Ci dice il Concilio Vaticano II che Maria, assunta in cielo, continua la sua opera materna su di noi, fino a vederci sicuri in cielo. Noi ci raccomandiamo a Maria in tutte le nostre necessità, ma soprattutto perché preghi per noi "adesso e nell'ora della nostra morte": sono i due momenti principali della vita. San Giovanni XXIII, in occasione della consacrazione dell'Italia, nel 1959, disse: "La Vergine santa non viene ed opera che per il Figlio suo. Per cui una consacrazione a lei significa consacrazione fervente, irrevocabile, generosa al Divin Salvatore, alla sua legge, alla sua Chiesa".

Ultime News

18/04/2025

Omelia del Parroco durante la Missa in Coena Domini

12/04/2025

LA VIGILANZA DEL GIOVEDI’ SANTO PER COMBATTERE L’INSENSIBILITA’ VERSO DIO E VERSO IL MALE DEL MONDO

05/04/2025

IL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DI DOMENICA 6 APRILE ALLA CATTEDRALE

29/03/2025

FONDO DIOCESANO DI SOLIDARIETA’