IL SECOLO D’ORO – L’ORGANO SERASSI
IL SECOLO D’ORO – L’ORGANO SERASSI
Cari fedeli, in occasione della celebrazione del Centenario dell’arrivo nel nostro borgo della statua dell’Assunta, celebrato il 10 e l’11 ottobre 1959, come già ricordato nel precedente Notiziario, fu pubblicato un “numero unico” per commemorare l’evento e presentare le celebrazioni che si sarebbero tenute. In questa pubblicazione ho trovato un articolo di Mons. Carenzi che porta il titolo che ho posto in apertura di questo mio intervento. Il mio predecessore, riferendosi al 1800, passa in rassegna alcuni dei principali beni culturali che abbelliscono la nostra chiesa parrocchiale. Racconta: “Nel 1810 il pittore Angelo Mora dipingeva su tela le 14 Via Crucis che ornano le pareti della chiesa parrocchiale. Nel 1811 fu eseguito il pulpito, scolpito in legno e dorato (ora purtroppo rimosso e sparito, ndr). Nel 1816 fu costruito il nuovo battistero. La vasca di marmo di Verona risale al 1585. Questa data è incisa sul piede. Nel 1818-1819 su disegno dell’arch. Ing. Faustino Rodi di Cremona fu innalzata la volta del coro della crocera e della navata maggiore. L’organo fu sistemato sul capitello della facciata (dove tuttora si trova) nel 1823 dall’organaro di Varese sig. Biroldi. (…). Nel 1839 il campanile fu innalzato di 15 metri. Dapprima aveva una cupola tozza. Più tardi fu costruita la torretta ottagonale. L’anno successivo si acquistarono le nuove campane (…). Nel 1843 la ditta Crespi rifuse le nuove campane. Nel 1846 fu acquistato un ternario nero ricamato in argento. Nel 1847 fu acquistato un ternario viola. (…). Nel 1855-56 fu eseguito il nuovo pavimento su mattoni bianchi, rossi e neri di varie forme. Si possono vedere ancora le forme nella cappella della Madonna del Rosario ed in altre cappelle. Come è noto, tutte le cappelle compreso il coro e il presbitero si trovano notevolmente sopraelevate, perché quando si costruì il nuovo pavimento ora scomparso e sostituito con quello tutt’ora esistente (…) si abbassò il piano delle tre navate e della crocera di circa quaranta centimetri. Nel 1856 la fabbriceria acquistò dalla ditta Filippo Giussani di Milano un parato bianco di grande valore, ricamato su saglia d’argento. (…). Detto parato è stato esposto nel 1857 a Brera (Milano), dove fu ammiratissimo non solo da intenditori ma anche dallo stesso Imperatore d’Austria. Nel 1858 la chiesa di Castiglione ha avuto il più bell’ornamento che mai si poteva aspettare. La grande ed artistica ed ammiratissima statua della Madonna Assunta. (…). Per chiudere questa rapida rassegna dirò che nel 1867 i fratelli Serassi di Bergamo, rinomatissimi organari hanno ingrandito l’organo costruendolo a tre tastiere, rivale e forse superiore a quelli che i medesimi organari avevano costruito a Codogno ed a Lodi (Cattedrale). Certo la tecnica moderna in materia organaria ha fatto i suoi passi. In mano ad un abile organaro si potrebbero superare e vincere certi difetti che a distanza di anni sono emersi. Tuttavia se l’Intendenza delle Belle Arti appena l’anno scorso (cioè 1958, rispetto a quando scriveva mons. Carenzi, ndr) lo dichiarava monumento nazionale da non toccarsi senza il suo benestare, vuol dire che Castiglione possiede uno strumento di notevole valore storico e artistico”. Fin qui Mons. Carenzi. Sappiamo che la cura della chiesa parrocchiale, casa di tutti i castiglionesi, non è terminata nel 1959, ma è proseguita ininterrotta fino ai giorni nostri. Ora siamo impegnati nel restauro dell’organo Serassi, a proposito del quale, mi compiaccio di comunicare che la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi ha deliberato la somma di 40.000,00 Euro. La parrocchia avrà tempo fino al 10 OTTOBRE 2019 per raccogliere donazioni per un importo pari ad almeno il 50% del contributo deliberato dalla Fondazione. Dovremo quindi raccogliere 20.000,00 Euro, che poi ci saranno restituiti con i 40.000,00 deliberati, per un totale di 60.000,00 Euro. OGNUNO può partecipare al raggiungimento di tale obiettivo donando a favore del progetto in una delle seguenti modalità: 1) bonifico bancario ad una delle seguenti banche:
• Banca Prossima Spa, IBAN: IT75X0335901600100000010657; • Banco Popolare, IBAN: IT28F0503420302000000158584; • Banca Centropadana Credito Cooperativo, IBAN: IT75Q0832432950000000018127; • Banco posta, IBAN: IT10P0760101600000039797667;
2) bollettino su conto corrente postale n. 39797667.
RICORDARDI DI SPECIFICARE nella causale della donazione: “2° Bando 2019 – Tutela del Patrimonio Storico Artistico; progetto n. 7 Salviamo il grandioso organo Serassi di Castiglione”.
RICORDARSI DI SPECIFICARE ANCHE i dati personali in maniera leggibile, utili per ricevere la ricevuta fiscale rilasciata dalla Fondazione.
GRAZIE ALLE TUE DONAZIONI puoi usufruire dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.