NATALE – PASQUA – LA FEDE

  • 20/04/2019
  • Don Gabriele

NATALE – PASQUA – LA FEDE

Un anziano sacerdote, commentando la minore affluenza ai Sacramenti in occasione della Pasqua, a differenza del Natale, era solito dire: “A Natale basta un po’ di sentimento, a Pasqua invece ci vuole la fede!”. E’ vero che le cose sono un po’ cambiate anche per quel che concerne il Natale, tuttavia l’affermazione di questo anziano parroco è sostanzialmente conforme al vero e mi induce ad esprimere qualcosa proprio sulla fede.

Domanda: Si dice che la fede è dono di Dio. E’ vero?

Risposta: Sì, è vero. Ma non nel senso che Dio, in maniera arbitraria, a qualcuno la dà e a qualcun altro no. Infatti la fede è necessaria alla salvezza, per cui Dio, che vuole la salvezza di tutti, il dono della fede lo fa a tutti. Inoltre, nella Sacra Scrittura leggiamo che “senza la fede è impossibile piacere a Dio” (Lettera agli Ebrei 11,6)”.

Domanda: E come la mettiamo per quanti dicono che Dio questo dono a loro non lo ha fatto?

Risposta: Siccome non è possibile che Dio non abbia fatto loro questo dono, per il motivo sopra menzionato, molto probabilmente costoro hanno “perso la fede”.

Domanda: Come è possibile perdere la fede?

Risposta: Si perde la fede quando non si usano i mezzi a nostra disposizione per nutrirla (l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, i Sacramenti, le opere di misericordia …). A volte si mette in dubbio la fede per la scarsa testimonianza dei credenti o per gli scandali. Ma questi motivi non sono sufficienti per perderla; anzi, chi dice di aver perso la fede per questi motivi dimostra che la sua fede era molto debole, sempre perché non era stata nutrita sufficientemente. Era una fiammella tenue tenue che si è spenta dinanzi al soffiare del vento, che qualche volta è impetuoso.

Domanda: Come è possibile ritrovare la fede?

Risposta: Si ritrova la fede compiendo un cammino interiore, dicendo di nuovo: “Sì” a Dio, che ci ama e ci attende sempre con infinita pazienza ed amore. Bisogna ritrovare la strada della Chiesa e dei Sacramenti, ossia la confessione e la partecipazione alla Messa. Non ci si deve illudere che basti non fare del male agli altri – o anche fare del bene agli altri – per essere graditi a Dio. Egli desidera intrattenersi con noi personalmente, non semplicemente attraverso il bene che facciamo. Coltiviamo la fede come amicizia, per incontrare un giorno non uno Sconosciuto, ma un Amico.

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