ECOLOGIA UMANA INTEGRALE
ECOLOGIA UMANA INTEGRALE
Cari fedeli, da un po’ di tempo a questa parte – giustamente! – ci si sta preoccupando della questione ecologica. Il papa Francesco, con l’enciclica Laudato sii, ha offerto una riflessione adeguata e delle indicazioni concrete alla Chiesa e anche a tutti gli uomini di buona volontà. Il documento del Papa non va collocato nel filone “ecologico”, ma in quello della “dottrina sociale della Chiesa”. Infatti la “questione ecologica” ha un nesso immediato con la questione prettamente sociale della tutela dei poveri, che nel mondo sono coloro che più di tutti portano il peso dello sfruttamento sregolato delle risorse della terra. Inoltre la cura della nostra “casa comune”, ossia del nostro pianeta, è da collegarsi direttamente alle parole che troviamo nel libro della Genesi, laddove il Creatore affida alla custodia dell’uomo e della donna tutta la creazione. E’ dunque non solo da lodare ma anche da incrementare ogni attenzione alla cura del creato. Le manifestazioni avvenute in tutta Italia qualche settimana fa, che hanno visto partecipi in massa gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, sono state un segnale certamente positivo. Come comunità cristiana, però, non ci possiamo arenare unicamente alla “cura del casa comune”, laddove con essa intendiamo l’aria, l’acqua (i fiumi, il mare), la terra, reclamando – giustamente ! – un cambio di mentalità a cui succedano scelte a favore dell’ambiente. Come cristiani siamo chiamati a perseguire un’ecologia integrale, che abbia cura cioè di tutto l’uomo. Noi dovremmo prendere le distanze dall’ideologia “verde”. Infatti noi non possiamo ammette, per esempio, che si sostenga ancora che il numero degli abitanti del mondo è eccessivo e che pertanto bisogna ricorrere a forme di contraccezione o favorire addirittura l’aborto (in alcuni stati degli Stati Uniti l’aborto è permesso fino al 9° mese, integrando così – di fatto – un vero e proprio infanticidio) per impedire la crescita numerica dell’umanità. La contraccezione chimica, infatti, significa violentare la natura della donna, ma anche quella meccanica è quanto di più innaturale ci possa essere. Per quanto concerne l’aborto per impedire la crescita numerica dell’umanità, è sotto gli occhi di tutti come non sia moralmente inaccettabile ricorrere ad un delitto per favorire il miglior benessere del resto dell’umanità. Sulla stessa linea, non possiamo ammettere che per soddisfare a tutti i costi il desiderio di paternità o maternità di coppie eterosessuali o omosessuali si ricorra alla produzione di ovuli e al successivo impianto di questi, dopo la fecondazione in vitro, nell’utero di donne disponibili, in genere perché povere; dove sta il “rispetto della natura” in tutto ciò? Dentro l’ideologia “verde” tutte queste pratiche sono tranquillamente ammesse. E questo modo di ragionare è tanto invasivo che la maggior parte dei giovani che ha manifestato a favore della cura del creato (ripeto: manifestazione apprezzabile) ammette tranquillamente queste pratiche. Dunque dobbiamo essere certamente a favore della cura della nostra casa comune, che è il pianeta in cui viviamo, ma favorendo un’ecologia integrale, che abbia al centro la persona umana, e non l’ideologia, la quale, come è noto, è sempre al servizio di lobbies di potere, che mirano a manipolare le coscienze.