DIO E’ BELLISSIMO
DIO E’ BELLISSIMO
Cari fedeli, domenica scorsa, nel Vangelo della Trasfigurazione, l’apostolo Pietro, dinanzi alla visione del Signore Gesù trasfigurato, ha esclamato, nel trasporto dell’estasi: “Maestro, che bello essere qui!” Queste parole di Pietro ci rivelano che la fede è qualche cosa di bello e che solo se è così ci rapisce il cuore e diventa alimento, pane buono per vita di tutti i giorni e anima della nostra umile testimonianza. Un grande teologo e uomo di Dio, H. U. von Balthasar, scriveva: “Dovremmo far slittare il significato di tutta la catechesi, di tutta la morale, di tutta la fede: smetterla di dire che la fede è cosa giusta, santa, doverosa (e mortalmente noiosa aggiungono molti) e cominciare a dire un’altra cosa: Dio è bellissimo!”. Anche il grande Sant’Agostino ci viene in aiuto a tal proposito. Leggendo le sue opere, l'atteggiamento contemplativo di chi è invaghito della bellezza di Gesù e la vede espressa in ogni momento della vita di Lui, anche nel seno di Maria, anche sulla croce o nel sepolcro appare evidente. Commentando il salmo 44, Agostino dice ai suoi fedeli di Cartagine: “Cristo ha trovato molte cose brutte in noi, eppure ci ha amati: se noi troveremo qualcosa di brutto in Lui, facciamo a meno di amarlo... Ma per chi capisce, anche il Verbo fatto carne è tutto bellezza... Bello come Dio... Bello nel seno della Vergine... Dunque, bello nel cielo, bello qui in terra, bello nel seno (di sua madre), bello nelle mani dei parenti, bello mentre fa miracoli, bello mentre subisce i flagelli, bello quando invita alla vita, bello quando disprezza la morte, bello quando depone l'anima, bello quando la riprende, bello nella croce, bello nel sepolcro, bello in cielo... L'infermità della sua carne non distolga i vostri occhi dallo splendore della sua bellezza”. Lasciamo che la fede ci pervada anche come bellezza. Mi ha tanto colpito ciò che mi è stato riferito da una persona recentemente. Ella, parlandomi del dispiacere che prova per il fatto che alcuni familiari abbiano abbandonato la fede e di conseguenza la partecipazione ai Sacramenti, mi ha confidato di aver detto loro: “Peccato: non sapete ciò che vi perdete!”. E’ proprio così! Che la Quaresima segni per tutti noi anche l’esperienza della percezione della bellezza di Dio e della bellezza della nostra fede!
Il vostro parroco