L’IMMACOLATA

  • 07/12/2018
  • Don Gabriele

L’IMMACOLATA

Cari fedeli, la creatura in cui la redenzione di Cristo si è operata nel modo più efficace e totale è la Vergine Maria. Sublimiori modo redempta: redenta in maniera più sublime, dice il documento con cui Pio IX nel 1854 ha dichiarato la "Immacolata concezione" di Maria appartenente al patrimonio della nostra fede. In lei l'ideale primitivo, essere santi e immacolati, si avvera perfettamente dal primo istante di vita. Non c'è ombra di peccato, di bruttezza interiore, di infedeltà, in colei che è la piena di grazia (Lc 1,28). Maria apparve nella storia di Israele come una dei "poveri di Jahvè", cioè di quelle persone che solo in Dio (e non nei mezzi umani e nei potenti della terra) ripongono la loro fiducia. Le narrazioni evangeliche ce la mostrano silenziosa e tranquilla, indifferente al giudizio del mondo, anche nei momenti penosi provocati dalla sua misteriosa maternità. È la creatura obbediente che in un "sì", in un "eccomi", ha riassunto ed espresso tutto il senso della propria esistenza. È la vergine libera e consapevole che, prima tra le fanciulle ebree, ha scelto la strada della donazione sponsale a Dio, esplicitamente e irrevocabilmente voluta: “non conosco uomo” (Lc 1,34). È la sposa e la madre che realizza perfettamente la sua femminilità in tutte le sue virtuali ricchezze e in tutto il suo valore inestimabile. Sposa, vergine e madre, incontaminata perché colma d'amore, ella si manifesta agli uomini come la figura e la primizia della santa Chiesa, che è la sposa feconda di Cristo, senza macchia né ruga, sempre insidiata, sempre perseguitata, sempre incompresa dal mondo, infedele in tanti suoi figli, ma in se stessa fedele al suo Signore, testimonianza eloquente (contro l'apparente trionfo del male) della divina energia che da Cristo crocifisso, assiso alla destra del Padre, continua a riversarsi sulla terra e a lievitarla di grazia. Nel mistero della Chiesa anche noi, sia pure in modo imperfetto, possiamo come Maria esistere senza colpa. Il battesimo ci ha riportati allo stato di innocenza cui Dio dall'inizio ci aveva chiamati. Questo battesimo - continuamente riscoperto e riattivato nel sacramento della penitenza, nella partecipazione all'Eucaristia, nella tensione quotidiana alla coerenza della vita con la nostra fede - ci assimila a Maria, la Vergine immacolata, e ci riconduce ogni giorno alla bellezza originaria del disegno di Dio. Vivere in questa crescente consapevolezza, intelligente e operosa, della nostra elezione a figli di Dio sia nella celebrazione dell’Immacolata il nostro desiderio, la nostra preghiera, in nostro rinnovato proposito. Buona festa dell’Immacolata!

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