VIVERE ATTIVI NELLA CHIESA

  • 06/10/2018
  • Don Gabriele

VIVERE ATTIVI NELLA CHIESA

Cari fedeli, il nuovo anno pastorale è ormai “partito”; tutti i settori della vita parrocchiale si sono avviati; il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito il 29 settembre e, dopo un’ampia riflessione sul triennio trascorso, ha messo le basi per il prosieguo del cammino ed ha approvato il Calendario Annuale della parrocchia, che sarà messo a disposizione degli operatori pastorali e pubblicato sul Sito internet parrocchiale (www.parrocchiacastiglionedadda.it). Il 21 ottobre prossimo terremo l’Assemblea Parrocchiale, nella quale tutti i gruppi della parrocchia saranno presenti e presenteranno la propria fisionomia, il proprio operato e i progetti per il futuro. Per aiutare la riflessione di tutti i membri della parrocchia – sia coloro che fanno parte di qualche consiglio, associazione, gruppo, sia tutti gli altri – offro queste belle considerazioni che la presidente dell’Azione Cattolica dell’arcidiocesi di Milano, Silvia Landra, ha indirizzato in questi giorni alla sua associazione.

“Vivere attivi nella Chiesa significa potersi godere il volto bello dell’istituzione, della comunità, dell’amicizia e dell’aiuto che può arrivare dagli altri. La passività svela invece gli aspetti più faticosi e, alla fine, inaccettabili di una Chiesa che noi cristiani finiamo per abitare male, con poca convinzione, come fosse faccenda di cui è meglio si occupino altri.

Vivi attivo nella Chiesa e non farne l’agenzia di alcuni servizi per te e per i tuoi figli che si può cambiare quando qualche prodotto non ti soddisfa. Vivi attivo e non subire la Chiesa come il mastodontico apparato nel quale tu non conti nulla e “chissà cosa dicono e cosa pensano davvero”. Vivi attivo e non stare sulla soglia a vedere come si comportano tutti gli altri pronto a trovarne difetti e lacune gravi.

Buttati dentro e prova a dirti che questo tempo chiede cristiani “normali” che innanzitutto raccontino una bella testimonianza nei luoghi della vita, ovvero gioiosa in modo profondo e forte nell’attraversare le difficoltà. Gioia e forza sono due aspetti che parlano a tanti uomini e donne di oggi più di mille discorsi, fanno sobbalzare il cuore, fanno venire voglia di essere amici di persone così ed anche di fare altrettanto.

Buttati nel tuo contesto pienamente convinto che la Chiesa di cui stiamo parlando non è il piccolo gruppo degli operatori pastorali o degli organizzatori di un evento, ma è la comunità dei Battezzati che vive nel mondo: famiglia, scuola, lavoro, tempo libero, istituzioni, politica, cultura, fragilità umana, i temi delicati e difficili del vivere… Se si ha bene in testa questa verità grande, allora si vive attivi nella Chiesa dove c’è spazio per tutti, dove i carismi (i talenti speciali di ciascuno) e i ministeri (i compiti e i ruoli di ciascuno) sono variegati e tutti preziosi, dove occuparsi giorno e notte del neonato di casa o del nonno che ha bisogno di assistenza ha tanto valore agli occhi di Dio quanto essere responsabile di un’organizzazione internazionale o svolgere con grande dedizione un ruolo di servizio per la vita della parrocchia.

L’attività del credente dentro la Chiesa si misura da quanto ci tiene e da quanto gli dispiace che essa non riesca ad essere luce, dono e messaggio bello per questo tempo. Non si misura dal prestigio del ruolo sociale ed ecclesiale o dal numero di ore nel quale si resiste dentro un certo impegno comunitario”.

Cari fratelli e sorelle, lasciamoci raggiungere da queste parole e viviamo davvero attivi nella comunità parrocchiale, per una maturazione cristiana sempre più profonda e una testimonianza sempre più genuina.

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